Reverse Engineering è quell’attività che consente di generare un modello matematico a partire dalla digitalizzazione dell’oggetto reale.
Il primo step nell’attività di Reverse Engineering è il rilievo parziale o totale dell’oggetto di cui si vuole ricostruire la matematica, processo che acquisisce particolare efficienza attraverso l’utilizzo di tecniche di Digitalizzazione ottica 3D senza contatto.
Il secondo step è rappresentato dall’elaborazione dei dati ottenuti, attraverso operazioni di riduzione, chiusura buchi, smoothing, fino ad ottenere un file poligonale (es. formato STL) opportunamente “filtrato” e pulito da eventuali componenti o particolari presenti sulla digitalizzazione ma non necessari per la ricostruzione.
Con il software RapidFormXOR realizziamo la prima parte di attività di ricostruzione delle superfici, poi passiamo all’utilizzo di modellatori solidi e superfici quali Solidworks (di Dassault System) e Fusion 360 (di Autodesk) per fornire un modello superficiale adeguatamente strutturato per l’utilizzo con qualsiasi sistema CAD, si procede ricostruendo il modello per “Feature”, come se si stesse modellando da zero; questo rappresenta il terzo step dell’attività di RE.
RapidForm XOR consente di utilizzare varie tecniche per la ricostruzione delle superfici, appoggiandosi sulla mesh triangolare.
L’estrazione di un network di curve guida la generazione di superfici a patches, di tipo NURBS, con caratteristiche di continuità, continuità di tangenza e laddove necessario, continuità di curvatura.
I software di cui disponiamo ci consentono di fornire l’output ai diversi step di avanzamento dell’attività fino all’IGES di superfici NURBS oppure ove richiesto solidi chiusi e formati STEP, Parasolid, Pro-E Catia, Solidworks, Acis-SAT.
Ovviamente viene sempre fornito con il modello cad un report dimensionale che certifica lo scostamento del modello cad dalla nuvola di punti, per rendere in grado il committente di controllare il grado di precisione del modello 3D.